L'ortodonzia è la branca dell'odontoiatria che si occupa di prevenire, diagnosticare e correggere le malocclusioni, cioè le anomalie della posizione e dell'allineamento dei denti e delle ossa mascellari. Lo scopo dell'ortodonzia è di migliorare l'estetica, la funzione e la salute della bocca, attraverso l'uso di apparecchi ortodontici fissi o mobili.
Gli apparecchi
Gli apparecchi ortodontici hanno il compito di esercitare una forza controllata sui denti e, in alcuni casi, sulla muscolatura e sull’ossatura che compongono la struttura della bocca.
Proprio in base alla loro funzione possiamo distinguere varie tipologie di apparecchio ortodontico.
• Apparecchio fisso metallico
È il tradizionale apparecchio, costituito da una serie di bracket che si attaccano ai denti e che vengono collegati tra loro con un filo metallico. Con questo tipo di apparecchio si correggono vari problemi di malocclusione e di allineamento dei denti in modo molto efficace.
• Apparecchio fisso estetico
Strutturalmente è uguale a quello metallico, ma ha la peculiarità di essere molto meno visibile, in quanto è realizzato in materiali trasparenti o dello stesso colore dei denti. Offre, quindi gli stessi vantaggi del tradizionale, ma ha un impatto estetico minore.
• Apparecchio mobile
L'apparecchio mobile, come suggerisce il nome, è un dispositivo che si può mettere e togliere. Ve ne sono di tre tipologie, distinguibili in base alla loro funzione:
- ortodontica: la sua azione si concentra sull'allineamento dentale
- contenzione: si utilizza questa tipologia di apparecchio mobile dopo la rimozione di un apparecchio fisso per mantenerne i risultati nel tempo
- funzionale: questa categoria di dispositivi mobili agisce sui denti, sulla muscolatura e sulla struttura ossea, regolandone la mobilità e la crescita.
• Apparecchio invisibile
Fra tutti gli apparecchi ortodontici è il più innovativo, poiché permette di avere, nei casi in cui può essere usato, gli stessi risultati di un apparecchio fisso tradizionale ma senza il suo ingombro e impatto estetico. È composto, infatti, da una serie di mascherine trasparenti personalizzate che si adattano perfettamente ai denti e che svolgono tutto il lavoro di “modellamento” della dentatura rimanendo quasi impercettibili; vanno cambiate periodicamente fino al raggiungimento dell’obiettivo.
Qual è l’età giusta per l’ortodonzia?
L'ortodonzia può essere applicata a qualsiasi età, ma è consigliabile intervenire precocemente, durante la crescita, per sfruttare il potenziale di sviluppo delle ossa mascellari e prevenire problemi futuri.
In generale, si distinguono due fasi di trattamento ortodontico:
• la fase intercettiva, che si svolge tra i 6 e i 12 anni, quando sono presenti sia i denti da latte che quelli permanenti; in questa fase si utilizzano apparecchi mobili o funzionali, che stimolano o modificano la crescita delle ossa mascellari e favoriscono lo spazio per i denti permanenti
• la fase correttiva, che si svolge tra i 12 e i 18 anni, quando sono presenti tutti i denti permanenti; in questa fase si utilizzano apparecchi fissi o aligner, che correggono definitivamente la posizione dei denti e delle arcate.
Quanto dura un trattamento ortodontico?
Il tempo di durata del trattamento ortodontico dipende da diversi fattori, come il tipo e la gravità del problema, la tipologia di apparecchio scelto, l'età del paziente e la sua collaborazione. In media, comunque possiamo affermare che un trattamento ortodontico dura tra i 18 e i 36 mesi.
I benefici dell’ortodonzia
I benefici dell'ortodonzia sono numerosi e riguardano sia l'aspetto estetico che quello funzionale e sanitario. Quindi non parliamo esclusivamente di bellezza, ma anche e soprattutto di salute, non solo orale, ma generale.
Tra i principali benefici dell’ortodonzia, infatti, troviamo:
• un sorriso più armonioso e gradevole
• una maggiore facilità di igiene orale e una minore incidenza di carie e malattie gengivali
• una migliore masticazione e digestione
• una migliore respirazione e fonazione
• una maggiore autostima e sicurezza in sé stessi.